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Sulla guerra in Ucraina non ci possono essere ambiguità, lettera di Sbarra al Corriere. Perché la CISL non sarà in piazza oggi
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Sulla guerra in Ucraina non ci possono essere ambiguità, lettera di Sbarra al Corriere. Perché la CISL non sarà in piazza oggi

Con una lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera e su Il Dubbio il segretario generale Luigi Sbarra, spiega le ragioni per cui la CISL non parteciperà alla manifestazione per la pace in programma oggi a Roma, ritendendo che l’iniziativa, per i modi in cui è stata organizzata e per alcune ambigue parole d’ordine rischi di essere “inquinata da pregiudizi che sottintendono una sostanziale equidistanza tra le parti in guerra“.
La CISL – scrive Sbarra – è per la Pace e per il popolo ucraino senza se e senza ma”. Sostiene dunque senza tentennamenti “i lavoratori, gli studenti, i pensionati, le donne e gli uomini vittime di chi vorrebbe negare l’dentità di un popolo, spezzarne l’unità e privarlo della libertà“.
In questa situazione non bastano le parole, che comunque devono essere scevre da ogni ambiguità. “Una solidarietà vera, tangibile, richiede non certo la neutralità, ma una militanza e la partecipazione attiva delle articolazioni sociali per aiutare concretamente donne, uomi e soprattutto bambini“.
Sbarra annuncia inoltre l’attivazione di un fondo di solidarietà da alimentare con il contributo di lavoratori, imprese, cittadini, per sostenere iniziative umanitarie. Su questa iniziativa la CISL chiede il coinvolgimento di CGIL e UIL oltre che delle parti datoriali.

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